Conflitto e cooperazione. È questo il binomio tematico che ispira il programma del Forum Europeo di Alpbach 2017, inaugurato nella giornata di domenica 20 agosto con la giornata del Tirolo. Tre sono i temi principali discussi dai tre rappresentanti dell’Euroregione Tirolo-Trentino-Alto Adige, Günther Platter per il Tirolo, Arno Kompatscher per l’Alto Adige, e Ugo Rossi per il Trentino. Insieme hanno affrontato il tema delle migrazioni, della mobilità e quello della cooperazione in seno all’euroregione. Nell’affrontare questi temi, si è discusso del passato, del presente e del futuro della nostra euroregione alpina.
Sul tema dei profughi sono state confermate le differenze tra i tre presidenti. Il capitano del Tirolo, Platter, ritiene che i confini aperti all’interno dell’UE non possono prescindere dal rispetto delle regole da parte di altrui. In ogni caso la capacità di accoglienza deve essere presa in considerazione per non creare ulteriori conflitti, così Platter. Kompatscher e Rossi invece hanno posto l’accento dei loro interventi sulle politiche di aiuto all’Africa, e della solidarietà all’interno dell’UE nonché della stessa Euroregione per affrontare il fenomeno migratorio. Per Kompatscher, la politica giusta è quella della prevenzione: un muro al Brennero non fermerà chi ha sopravvissuto le marce attraverso il deserto del Sahara e la traversata del mar mediterraneo. Rossi è sicuro che chi darà solidarietà ne riceverà – dagli altri stati e da chi ha trovato rifugio nelle nostre terre. Le differenze di opinione in seno all’euroregione sul tema dei profughi possono sembrare contradditorie. Giustamente i relatori hanno messo in evidenza che il merito è quello di aver instaurato un processo di cooperazione sul tema dei migranti. La cooperazione fra i tre presidenti, non esente da conflitti interni, ha disinnescato una conflittualità più accesa fra i rispettivi governi nazionali sulla questione del confine del Brennero – rimasto sempre aperto nonostante le minacce di militarizzazione della frontiera.
Il secondo tema di importanza cruciale è quello della mobilità. Un sindaco di un comune tirolese ha affermato, con una battuta, che vi è talmente tanta mobilita nel suo paese che si resta fermi. Il capitano del Tirolo ha colto la palla al balzo, ricordando che la sua regione ha raggiunto il limite delle proprie capacità come luogo di transito delle merci. Ha fatto presente che ogni anno 2.1 milioni di tir transitano attraverso il Tirolo, e che il 70 per cento del traffico dei tir avviene su strada anziché su rotaia. In Svizzera le proporzioni sono invertite. Lo strumento proposto per combattere l’eccessivo traffico di merci su strada – e raggiungere una quota di traffico su rotaia pari a quella svizzera – è quello di aumentare il pedaggio autostradale per tir sul tratto di autostrada da Monaco a Verona. Concordi anche Trentino e Tirolo (ma sono allo studio anche altre misure). Accordo anche sulla necessità di non lavorare soltanto sulle grandi infrastrutture, ma anche sull’ultimo miglio, quello che connette la grande infrastruttura al domicilio dell’utente finale. In occasione della giornata del Tirolo sono stati presentati anche i risultati dell’Euregio Lab (ecco il link al video), con Andreas Eisendle (membro Club Alpbach Südtirol Alto Adige) che propone un piano di mobilità comune in seno all’euroregione per garantire una gestione più integrata delle politiche di mobilità. Sempre in tema, sono stati premiati i giovani ricercatori dell’euregio che hanno sviluppato nuove idee sulla mobilità sostenibile. Sono stati preannunciati dai tre presidenti nuove misure concrete in tema di mobilità, che saranno presentate durante il vertice sulla mobilità in programma per settembre.
Il terzo grande tema affrontato è quello della cooperazione in seno all’euroregione. Si è discusso della necessità di rendere più presente l’euregio nelle opinioni pubbliche delle diverse regioni. Ad esempio, il presidente del Trentino Ugo Rossi risulta poco conosciuto in Tirolo. Per questo si è discusso se l’euregio debba dotarsi di un volto (vale a dire una persona che stabilmente rappresenti l’istituzione – un po’ come il presidente del Consiglio UE per l’Europa), o invece se l’attuale sistema di rotazione fra i rispettivi presidenti è sufficiente. I tre presidenti si sono trovati d’accordo nel continuare il sistema di rotazione, ma di rendere più visibile il relativo presidente di turno in tutto il territorio dell’euroregione. Si è anche discusso della necessità di coinvolgere maggiormente le rispettive amministrazioni pubbliche per implementare al meglio le politiche comuni a livello di euregio, con le delibere della giunta euregio che dovrebbero avere precedenza sulle delibere delle rispettive giunte provinciali. Kompatscher ha poi svelato (in esclusiva) una delle priorità della sua prossima presidenza della giunta euregio: promuovere il senso di identità comune fra i territori. A tal fine, presenterà a breve il progetto di patrimonio culturale euregio.
In seguito alla relazione dei tre presidenti ci siamo incontrati con il senatore Francesco Palermo. Insieme al gruppo del Club Alpbach Südtirol Alto Adige, sono stati affrontati temi a tutto campo: dalla scuola in Alto Adige, passando attraverso la politica, che deve essere più contenuto e meno slogan, all’importanza della partecipazione dei cittadini e delle associazioni ai processi di decisione politica, e di tanto altro ancora.
Per me personalmente è stata una giornata ricca di incontri preziosi, nuovi stimoli, di ampliamento dei miei orizzonti, e di tante emozioni che già mi mettono voglia di ritornarci presto – in questo villaggio tirolese dei pensatori dove sto d’incanto.
Voglio concludere questo breve pezzo con il pensiero finale dei presidenti delle province di Bolzano e Trento. Kompatscher ha ricordato che l’Europa è un simbolo di conflitto e cooperazione: dalle barbarie del conflitto fratricida (“conflitto”) si è passati all’unione dei popoli (“cooperazione”). Ugo Rossi ci ha ricordato che i benefici della cooperazione superano i suoi costi: bisogna saper rinunciare a un pezzettino del proprio potere per decidere insieme e crescere insieme – è lì che sta la chiave per il successo dell’euregio (e anche della stessa Unione Europea).
Stefan Graziadei
membro fondatore del Club Alpbach Südtirol Alto Adige
(Per una documentazione più completa della giornata del Tirolo (con video, immagini e interviste) si rimanda al sito della Provincia di Bolzano)